Il 2017 è già stato definito come l’anno del video marketing. Se prendiamo in considerazione una ricerca effettuata da HighQ, il traffico di Internet è costituito per il 74% da video. Nulla di cui stupirci, basta guardare ai più importanti social network per capire subito che siamo letteralmente travolti da immagini animate. I video comunicano molto più delle parole, o meglio, dei testi scritti, e questa è una realtà che sta prendendo sempre più piede anche fra gli utenti che utilizzano internet per piacere e non per lavoro. Si calcola infatti che ad oggi, il 55% degli utenti guarda almeno un video ogni singolo giorno. Senza contare poi, un’altra cifra da capogiro, gli oltre 500 milioni di persone che almeno una volta al giorno si collegano online per guardare i filmati su Facebook.
Sempre più potere del video marketing
Accantonando per un attimo i tanti, tantissimi video in cerca di like, che determinano solo una parte del traffico, c’è una riflessione più importante da seguire ed è che il 75% dei business executive guarda video online ogni singola settimana, e basta questo a far capire che il video marketing risulta essere, forse il più potente, se non addirittura, il “potentissimo” in assoluto, mezzo, a cui affidarsi per promuovere la propria azienda, sia nel B2C che nel B2B. E così vediamo sempre più aziende galoppare in massa verso il mondo idilliaco del video marketing, ed anche qui abbiamo i “numeri alla mano”: il 96% delle aziende B2B, ha già pianificato di usare video per le proprie campagne di content marketing del 2017.
Troupe e videomaker: qual’è la differenza?
Seguendo le statistiche, possiamo trarre la conclusione il video marketing è uno strumento promozionale certo, e proprio per questo, a maggior ragione, occorre tenere sotto controllo tutti i potenziali competitor i quali stanno sicuramente pensando di perseguire il cammino del video corporate. A questo punto, per emergere, in mezzo a questo “mare di squali” e di concorrenza spietata, è bene affidarsi ai professionisti del settore.
Anni fa bastava un video aziendale girato con una reflex da un qualsiasi videomaker, per ottenere un risultato discreto, ma in alcuni casi anche soddisfacente, oggi per chi parla di vero business, il livello è sicuramente un altro, perchè aumentano le aspettative dei clienti. Se da un lato il pubblico è avvezzo ai video online, e serve l’effetto sorpresa per catturare l’attenzione, dall’altro è molto più “istruito”, ed è pronto ad aborrire le immagini amatoriali, a favore di video professionali, curati nelle immagini e che sappiamo riflette un’emozione. Devono restare convinti di ciò che hanno visto.
Per questo solo una produzione video realizzata da veri professionisti del settore come Thirty Seconds Milano, un team consolidato con una vera e propria troupe al servizio della tua azienda, è in grado di rendere giustizia ad un brand. Una consolidata regia, attenta e vigile su ogni particolare, un montaggio ad alti livelli, una colonna sonora adatta, un vero e proprio linguaggio cinematografico, in grado di fare la differenza tra un video a basso costo ed un video corporate professionale che fa parte di una potente strategia di video marketing.
Circa l’80% dei brand, oggi ha un sito che presenta almeno un video. Ora il punto non è che “lo fanno tutti”, ma “saperlo fare bene”. Un video esalta un’azienda, mette in luce la mission, i punti forza, e perchè tutto ciò sia proposto al meglio, serve la luce giusta, serve un racconto a cui appassionarsi, servono inquadrature mirate e prospettive esatte.